Cultura

Romanistan sei: A Chandigarh, costruzione utopica della città perfetta, nel dist-urbanismo indiano

Romanistan sei: A Chandigarh, costruzione utopica della città perfetta, nel dist-urbanismo indiano

(Adagio a ritroso) Pulikle pulikle, pale pale / SESTA (E ULTIMA) TAPPA Il nostro viaggio termina qui. La risalita alle origini si è rivelata come una piccola lezione di ontologia. All'origine dell'origine si trova l'indistinto. E la difficile scelta tra il dissolvere la preziosa identità costruita lungo l'arco dei secoli, per confluire in una madre-terra che è stata, fino ad oggi, dimentica e matrigna, oppure il continuare come geonauti a gravitare intorno a un pianeta, senza mai toccarne il suolo

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 5 luglio 2019
New Delhi, h 09.30. New Delhi è una bella e grande città. Ora è mattino e fa già un caldo che toglie il fiato. Abbiamo passato venerdì i famosi cancelli di Wahga. Due altissime aste si fronteggiano a un centinaio di metri di distanza, issando le banadiere di due nazioni. Ma queste penzolano bavose e indistinte, non c’è un filo di vento. Una grande tribuna, capace di ospitare un migliaio e più di spettatori, sovrasta il piazzale dove si svolge tutte le sere una famosa cerimonia, che vede due drappelli di soldati con livree diverse prendere a calci i rispettivi...

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