Alias Domenica
Romanzo di formazione fraterno, intorno a Ingres
A Lione, Académie des beaux-arts, "Hippolyte, Paul, Auguste: Les Flandrin, artistes et frères", a cura di Elena Marchetti e Stéphane Paccoud I lionesi Flandrin, vale a dire la qualità dell’Accademia nell’Ottocento francese: il culto del nudo e della linea, i paesaggi sintetici...
Hippolyte Flandrin, "Jeune berger assis", Lione, Musée des Beaux-Arts
A Lione, Académie des beaux-arts, "Hippolyte, Paul, Auguste: Les Flandrin, artistes et frères", a cura di Elena Marchetti e Stéphane Paccoud I lionesi Flandrin, vale a dire la qualità dell’Accademia nell’Ottocento francese: il culto del nudo e della linea, i paesaggi sintetici...
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 27 giugno 2021
Davide RaccaLIONE
“Double autoportrait d’Hippolyte e de Paul Flandrin”, Parigi, Louvre L’uomo che guarda lontano, scrutando con distacco e dignità gli alti compiti cui si sente chiamato, è Hippolyte Flandrin. La sua affermazione artistica è già segnata all’epoca di questo autoritratto del 1838, durante la felice residenza a l’Académie française in Villa Medici a Roma. La forza del dipinto deriva dalle virtuose variazioni tonali della giacca ardesia su fondo antracite, e dall’incarnato levigato e luminoso ritratto a mezzo busto còlto di profilo, come impresso su una moneta antica. Il volto spicca, austero e profondo, come notarono i commentatori dell’Esposizione Universale del...