Cultura

Rosi Braidotti e la metamorfosi del postumano

Rosi Braidotti e la metamorfosi del postumanoDisegno di un cyborg

Contrappunti La manipolazione del Dna, l’innesto di protesi meccaniche e il potenziamento delle facoltà cognitive sono fattori che hanno cancellato il confine tra natura e cultura. E che spingono a elaborare una etica pubblica del postumano

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 febbraio 2014
Un saggio ambizioso questo di Rosi Braidotti. La filosofa, di origine italiana ma cosmopolita per scelta, si propone infatti di gettare le basi di un pensiero filosofico materialista e femminista che consenta di uscire dai vicoli ciechi che il poststrutturalismo ha imboccato dopo avere sottoposto la critica l’umanesimo, considerato, nella genealogia proposta da Rosi Braidotti, un dispositivo teso a produrre soggettività «allineate» con il potere costituito. Il poststrutturalismo, e il pensiero femminista di fine Novecento, ha ritenuto che il «soggetto» proposto dalla filosofia occidentale sin dalla Grecia antica fosse animato da una vorace tensione universale che cancella differenze e punti...

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