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Rossana Rossanda e gli studi di estetica

Rossana Rossanda, ritratto di Alberto Olivetti - 1981Alberto Olivetti, Ritratto di Rossana Rossanda, Ginostra, 1981 (olio su tavola, cm. 50x50, Roma, Collezione privata)

Divano I libri che le portò il padre dischiusero in lei il desiderio di conoscenza che non l'avrebbe più abbandonata. Marangoni e Banfi, e la filosofia estetica contagiarono il suo sguardo politico

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 2 ottobre 2020
Un elenco di autori. Simmel, Cassirer, Panofsky, Riegl. E ancora: Warburg, Woefflin, Dvorak, Schlosser, Fiedler. In quei mesi, tra i diciotto e i vent’anni, di Konrad Fiedler traduce gli Aforismi sull’arte, che Minuziano pubblica nel 1945. «Nelle sale tranquille della Biblioteca Querini Stampalia a Venezia, o nei concerti a Ca’ Foscari o, a diciassette anni, nell’Istituto di paleografia e di storia dell’arte dell’Università di Milano apprendevo cose squisite» scrive, nel 1985, Rossana Rossanda in Un apprendistato politico, riandando agli anni della sua formazione. Anni di guerra. Una guerra che, oltre i fronti, dilaga e distrugge e sconvolge fin i consueti...

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