Cultura

Rossanda, il comunismo una scelta obbligata dalla ragione

Rossanda, il comunismo una scelta obbligata dalla ragioneRossana Rossanda (foto di Marcello Mencarini)

ANTICIPAZIONI Stralcio di una intervista inedita del 2002 sulla sua formazione politica. Il testo integrale sarà pubblicato nella rivista «Venetica», nel numero 61 entro la fine del 2021. «È difficile capire adesso che cosa era, o era diventato, il regime negli anni ’30 perché una ragazza non del tutto sciocca potesse aprire gli occhi di colpo nel 1943. Antonio Banfi mi aveva consigliato la lettura di Laski, Marx e Lenin. Dicevano: c’è un altro modo di veder le cose, il mondo, la vita, le responsabilità; sei stata cieca, non hai voluto vedere»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 ottobre 2021
Nel settembre 2002, nell’ambito di un progetto di raccolta di interviste partigiane, Rossana Rossanda veniva intervistata per un progetto dell’Istituto veneziano per la storia della resistenza e la storia contemporanea (Iveser) sulla sua esperienza resistenziale e il suo rapporto con la Venezia degli anni ’30 e ’40. L’intervista è rimasta inedita perché Rossanda stava già allora lavorando sulla sua autobiografia, che sarebbe apparsa nel 2005. L’intervista parlava della sua iniziazione alla politica, del rapporto e delle esperienze nella Venezia degli anni ’30 e ’40 e della non lunga frequenza dell’Università di Padova, del rapporto tra intellettuali e fascismo, del fascismo...

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