Roy Chen, fantasmi ebraici di sfida e speranza
L'intervista Parla l’autore di «Anime», un brillante esordio edito da Giuntina. Il viaggio di Grisha, che si reincarna da 400 anni, da uno shtetl del XVII secolo alla Giaffa di oggi. «Il protagonista illustra il mio album di famiglia personale. Tel Aviv dove sono nato, il Marocco di mia madre, la Russia delle mie radici letterarie, il Ghetto di Venezia. E, infine, Dachau». «La mia famiglia da parte di padre abita in Israele da 500 anni: il mio bisnonno era un traduttore dall’arabo. Sono sicuro che se non impariamo a vivere insieme sarà la nostra fine»
L'intervista Parla l’autore di «Anime», un brillante esordio edito da Giuntina. Il viaggio di Grisha, che si reincarna da 400 anni, da uno shtetl del XVII secolo alla Giaffa di oggi. «Il protagonista illustra il mio album di famiglia personale. Tel Aviv dove sono nato, il Marocco di mia madre, la Russia delle mie radici letterarie, il Ghetto di Venezia. E, infine, Dachau». «La mia famiglia da parte di padre abita in Israele da 500 anni: il mio bisnonno era un traduttore dall’arabo. Sono sicuro che se non impariamo a vivere insieme sarà la nostra fine»