Italia
Ru486, le donne in piazza: 80 mila firme per abortire senza dolore né contagio
Decine di associazioni rispondono all’appello di «Pro-Choice» per la somministrazione del farmaco a domicilio
Roma, presidio Pro-Choice davanti al ministero della Salute per il rinnovo delle linee guida dell'aborto farmacologico – Andrea Sabbadini
Decine di associazioni rispondono all’appello di «Pro-Choice» per la somministrazione del farmaco a domicilio
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 3 luglio 2020
È un problema annoso del nostro Paese, che data almeno dieci anni, ma da quando siamo costretti a convivere con il Coronavirus, la questione dell’aborto farmacologico normato in Italia con imposizioni ascientifiche e che non trovano pari in Europa, è diventato un serio impedimento per le donne che vogliono interrompere una gravidanza senza dolore. Per questo ieri a Roma una lunga serie di associazioni femministe e/o attive nella difesa delle libertà civili, partiti politici e perfino alcuni rappresentanti delle istituzioni hanno manifestato davanti al ministero della Salute raccogliendo l’«invito all’azione» della Rete italiana contraccezione e aborto Pro-choice. Dall’Associazione Luca Coscioni...