Internazionale
Ruanda, la resistenza che poté solo rallentare il genocidio
1994-2024 Tra le colline di Bisesero, terra natale dei tutsi conosciuti col nome di "abesesero", trent'anni fa venne scritta una pagina di storia straordinaria. Ma il loro coraggio di fronte all'assalto di decine di migliaia di assassini non riuscì a fermare il massacro di oltre 59mila persone. Le responsabilità assodate della Francia
Il memorial dell'olocausto a Bisesero – Getty Images
1994-2024 Tra le colline di Bisesero, terra natale dei tutsi conosciuti col nome di "abesesero", trent'anni fa venne scritta una pagina di storia straordinaria. Ma il loro coraggio di fronte all'assalto di decine di migliaia di assassini non riuscì a fermare il massacro di oltre 59mila persone. Le responsabilità assodate della Francia
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 7 aprile 2024
Bisesero è una località nell’ovest del Ruanda tra i comuni di Gishyita e Gisovu, una catena di colline ripide, coperte di foreste ricche di corsi d’acqua. La regione, abitata da tre clan – Abanyiginya, Abakono, Abahima – che vivono come una sola comunità tra isolamento relativo e solidarietà, è la terra natale dei tutsi conosciuti col nome di abesesero, figure eroiche perché, nel corso degli anni, sono riusciti a resistere e sopravvivere ai conflitti manifestatisi dopo l’indipendenza. Come ricorda Efesto Habiyambere, prima del genocidio «a Bisesero c’erano molti ragazzi e ragazze. Di giorno si ritrovavano su una collina per fare...