Alias Domenica
Ruggero Savinio, il viandante sul farsi delle figure
Mostre La dialettica dell’ombra, l’Arcadia immaginaria, le rovine di Roma, gli affetti familiari: Ruggero Savinio e la sua ricerca faustiana, dal groviglio dell’indistinto a una semi-presenza: a Milano, Palazzo Nazionale
l’artista in un foto-ritratto di Ruggero Passeri
Mostre La dialettica dell’ombra, l’Arcadia immaginaria, le rovine di Roma, gli affetti familiari: Ruggero Savinio e la sua ricerca faustiana, dal groviglio dell’indistinto a una semi-presenza: a Milano, Palazzo Nazionale
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 luglio 2022
Giorgio VillaniMILANO
In non molti pittori la prosa accompagna con tanta felice naturalezza l’arte come nell’opera di Ruggero Savinio, che ci ha donato in questi ultimi quattro decenni tanti libretti d’annotazioni, di ricordi e di pensieri sul suo lavoro, senza mai l’intenzione d’innalzare cerretanescamente il valore – già di per sé altissimo – della sua pittura con giustificazioni e sofismi che non stanno nell’opera ma che s’arrestano sull’orlo della pagina tra la fumosità delle congetture. Dopo il primo libro, uscito nel 1981 per Scheiwiller, L’età dell’oro, s’ebbero Percorsi della figura (Edizioni della Cometa, 1992, poi ampliato nel 2004), Ombra portata (Anabasi, 1992),...