Visioni

«Rumori» e ironia, un sound nell’epopea americana

«Rumori» e ironia, un sound nell’epopea americana

Ennio Morricone Carpenter, Malick, Tarantino, il successo oltreoceano del compositore

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 luglio 2020
Venerato in particolare dai registi della Nuova Hollywood che si sono identificati istintivamente con l’irriverente modernità e il contrappunto lievemente ironico che le sue colonne sonore hanno portato alla sontuosa tradizione melodica dei compositori americani, e con la capacità delle sue note e dei suoi «rumori» di raccontare i grandi spazi ma anche le contraddizioni del western (Tiomkin per la generazione della controcultura), Morricone negli States non è venuto fino al 2007. QUELLA TOURNÉE, iniziata al Radio City Music Hall di New York, e che si sarebbe conclusa sul palco delle cerimonia degli Oscar, con Clint Eastwood che gli consegnava...

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