Cultura

Saba e la bottega dei miracoli

Saba e la bottega dei miracoliStuparich e Saba

Luoghi della memoria La storica libreria appartenuta al poeta è a rischio chiusura. Non si hanno più notizie dei fondi stanziati dal ministero per salvarla dall'oblio

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 15 aprile 2014
Quando Umberto Saba, passeggiando per le vie di Trieste nel 1919, vide per la prima volta la libreria antiquaria di via San Nicolò, la definì un «antro oscuro», in cui non si sarebbe mai augurato di passare l’esistenza. Pochi giorni dopo, il poeta triestino, tra i massimi del Novecento italiano, decise invece di acquistarla grazie all’eredità di una zia defunta. Mai avrebbe immaginato, come ammetterà lui stesso, che quello che doveva essere solo un investimento economico, sarebbe invece diventato il suo amato rifugio. E non solo il suo. La «Libreria Antica e Moderna», come egli la chiamò, divenne presto a...

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