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Sabbadini e la rivalità tra estetica e filologia nell’Italia anni Venti

Sabbadini e la rivalità tra estetica e filologia nell’Italia anni VentiAngelo Poliziano, Stanze per la giostra, Firenze 1495-1500, ca., New York, Met

Studiosi italiani tra le guerre Torna da Storia e Letteratura Il metodo degli umanisti di Remigio Sabbadini, filologo classico e cultore di Virgilio: una sorta di avviamento allo studio dell’Umanesimo, che prendeva partito...

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 24 marzo 2019
Tra l’Otto e il Novecento, per un lungo periodo, i vasti territori della letteratura latina dell’Umanesimo italiano furono percorsi quasi solitariamente da Remigio Sabbadini (1850-1934). Beninteso: anche altri eruditi contribuirono a dissodare, con acume non omogeneo e spesso in barba alle mode accademiche correnti, quei campi non sempre morbidi. Penso, per esempio, a un protagonista come Francesco Novati. E tuttavia a nessun altro nome si può agganciare una mole equivalente per ricchezza e novità di ricerche specifiche, di osservazioni in dettaglio e di pubblicazioni su maggiori e minori, da Guarino Veronese a Lorenzo Valla, da Francesco Barbaro a Giovanni Pontano....

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