Sabine Weiss, la poesia dell’istante
Dalla mostra Sabine Weiss. La poesia dell’istante, Casa dei Tre Oci, Venezia (ph. Manuela De Leonardis)
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Sabine Weiss, la poesia dell’istante

La mostra Retrospettiva alla Casa dei Tre Oci a Venezia, fino a ottobre, dedicata alla fotografa svizzera naturalizzata francese, scomparsa nel 2021; conversazione con la sua storica assistente, Laure Augustins

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 aprile 2022
Ella Fitzgerald canta fuoriscena e, dietro di lei, appena sfocato Charlie Parker (senza sassofono) sorride nella foto scattata a Parigi nel 1955, poco prima della sua morte. Serissima, invece, appare Annette, la moglie di Alberto Giacometti, mentre posa per lui nello studio di Montparnasse: Sabine Weiss (Saint-Gingolph, Svizzera 1924-Parigi 2021) era molto amica di entrambi. Nelle sue fotografie persone famose e perfetti sconosciuti – clochard, gitani, anziani della Comunità Familiare per alienati di Dun-sur-Auron e bambini nel Tirolo, a Parigi, Avignone, New York… – hanno la stessa dignità di esseri umani. «È nei piccoli fatti della vita quotidiana e anche...

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