Lavoro
Sacconi a capofitto sull’articolo 18
Jobs Act Il ddl delega da ieri in Senato. Damiano (Pd) contrario alla cancellazione della tutela: "Per il governo sarebbe un harakiri". Ma l'Ncd ha pronta l'esca per un possibile accordo: far costare meno il tempo indeterminato
Il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi (Ncd)
Jobs Act Il ddl delega da ieri in Senato. Damiano (Pd) contrario alla cancellazione della tutela: "Per il governo sarebbe un harakiri". Ma l'Ncd ha pronta l'esca per un possibile accordo: far costare meno il tempo indeterminato
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 5 settembre 2014
E così il Jobs Act ha avuto ieri il suo battesimo di fuoco, alla Commissione Lavoro del Senato. Il presidente Maurizio Sacconi, già ministro del Lavoro nel governo Berlusconi e uno dei padri della legge 30, fiero nemico dell’articolo 18, è deciso a ottenere il massimo: ovvero l’intera riscrittura dello Statuto dei lavoratori, facendo sparire – se possibile irreversibilmente – la sua “bestia nera”, ovvero la tutela dai licenziamenti per ingiusta causa. Per questo ieri Sacconi ha lanciato un’”esca” al Pd, l’alleato dell’Ncd da convincere: facciamo costare meno i contratti a tempo indeterminato, in modo da indurre così le imprese...