Visioni

Safi Faye, lo sguardo ribelle per narrare l’Africa al femminile

Safi Faye, lo sguardo ribelle per narrare l’Africa al femminileMossane (1996), regia Safi Faye

Cinema Addio alla regista senegalese, pioniera del continente Dai suoi esordi aveva inventato un nuovo immaginario. Gli esordi con Rouch, «Lettera contadina», un linguaggio visivo tra realtà e finzione

Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 marzo 2023
Con la scomparsa a settantanove anni di Safi Faye se ne va un altro pezzo di cinema storico delle Afriche, quel cinema che dagli albori degli anni Sessanta aveva scritto in prima persona la narrazione di un continente, liberandosi dal peso delle colonizzazioni per restituire in soggettiva, dai propri punti di vista, con linguaggio rivoluzionario e fraseggi diegetici sovversivi, sia il passato sia il presente di sé; la quotidianità, il vivere in ambienti in trasformazione di tanti paesi a sud del Sahara. facendo così emergere anche le molteplici istanze di conflittualità, necessità, sensualità. Nasceva un cinema che si ri-prendeva la...

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