Internazionale
Sahraa Karimi, una lettera aperta in difesa della libertà dell’arte
L'appello della filmaker
L'appello della filmaker
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 17 agosto 2021
Regista, alla Mostra di Venezia nel 2019 con un film sull’aborto (Hava, Maryam, Ayesha),Sahraa Karimi, prima di provare a fuggire, come migliaia di altri suoi connazionali, ha lanciato una richiesta di aiuto: per gli artisti, per le donne, per tutti coloro che rischiano di essere perseguitati dai Talebani di nuovo al potere. «Nonostante l’immagine che stanno esibendo agli occhi del mondo i Talebani sono sempre gli stessi, la loro idea di società e feudale e patriarcale, e calpesta prima i dirittti delle donne» dice Karimi, che non crede alle promesse fatte dal portavoce dei talebani di una transizione pacifica, senza...