Saidiya Hartman, coriste del diavolo dall’averno dei ghetti
Palmer C. Hayden, «Interno con figure», 1940
Alias Domenica

Saidiya Hartman, coriste del diavolo dall’averno dei ghetti

Scrittrici statunitensi Ritratti di sovversive afroamericane all’inizio del ’900: «Vite ribelli, bellissimi esperimenti», edito da minimum fax
Pubblicato 3 mesi faEdizione del 1 settembre 2024
L’allusione all’invisibilità, non di rado accompagnata dal nascondimento nelle tenebre e nelle viscere della terra, corre lungo tutto l’arco della letteratura afroamericana del Novecento. Già nel 1903, W.E.B. Du Bois scriveva di come il suo popolo vivesse coperto da un velo in grado di separarlo dal resto della società statunitense, impedendo peraltro all’America bianca di riconoscere la concretezza dell’esperienza consumata sull’altro lato della linea del colore. Qualche decennio più tardi, Richard Wright riprese, inasprendole, le riflessioni di Du Bois in L’uomo che visse sottoterra, e raccontò di un fuggiasco che scompare nel buio delle fognature, spazio simbolico nel quale lo...

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