Internazionale

«Saied deve coinvolgere le parti sociali: alla Tunisia serve dialogo nazionale»

«Saied deve coinvolgere le parti sociali: alla Tunisia serve dialogo nazionale»Militari nel cortile del parlamento tunisino – Ap

Nord Africa Intervista allo storico Habib Kazdaghli: «Siamo consapevoli del rischio di una deriva autoritaria, ma siamo fiduciosi nella mediazione dell’Ugtt per una precisa "roadmap" al termine dei 30 giorni di regime speciale»

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 6 agosto 2021
La carica di primo ministro ancora vacante, la nomina di un ministro dell’Interno ad interim, l’istituzione di un’unità di crisi per gestire la straripante epidemia di Covid-19 e il parlamento «congelato» per un mese. Il presidente tunisino Kais Saied si è dato pieni poteri il 25 luglio, dicendo che voleva «salvare» la nazione dall’impasse politica e dallo stallo legato alle urgenti riforme economiche per un paese che vive una delle peggiori crisi dalla rivoluzione dei gelsomini del 2011 che portò alla cacciata del presidente Ben Ali. Questo regime eccezionale è stato denunciato dai suoi oppositori del partito di ispirazione islamista...

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