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Saint-Gaudens e Ohlfsen, ateliers nel ghetto degli americani

Saint-Gaudens e Ohlfsen, ateliers nel ghetto degli americaniAugustus Saint-Gaudens, "Hiawatha", 1872-’74, New York, Metropolitan Museum

Riscoperte nell'arte Due singolari storie d’artista a Roma, via S. Nicola da Tolentino 72, fra Otto e Novecento: lo scultore U. S. A. Augustus Saint-Gaudens e la meno conosciuta medaglista austrialiana Dora Ohlfsen-Bagge

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 luglio 2020
Andare a visitare gli studi degli artisti era un’usanza abbastanza comune per i turisti stranieri che si trovavano a Roma fra la metà dell’Ottocento e i primi anni del secolo successivo; la città offriva infatti solo poche gallerie d’arte e scarse opportunità di esporre. Non stupisce, quindi, trovare indicati nei vari Baedeker del tempo i luoghi dove vivevano e lavoravano pittori e scultori all’epoca molto noti, come lo studio di Moses Jacob Ezekiel alle Terme di Diocleziano. Qui l’artista riceveva sia ospiti illustri e committenti, sia turisti sconosciuti che venivano a rendere omaggio allo scultore dandy da tanti anni residente...

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