Visioni
Sakamoto Junj nel buio del Giappone feudale
Maboroshi Le varie classifiche che ogni anno mettono puntualmente in ordine i migliori film dei dodici mesi passati, benché volatili, sono spesso un esercizio utile per riflettere su alcune tendenze o temi che hanno caratterizzato l’arte e l’industria cinematografica dell’anno precedente
Una scena da |Sekai no Okiku (Okiku and the World) ,di Sakamoto Junji
Maboroshi Le varie classifiche che ogni anno mettono puntualmente in ordine i migliori film dei dodici mesi passati, benché volatili, sono spesso un esercizio utile per riflettere su alcune tendenze o temi che hanno caratterizzato l’arte e l’industria cinematografica dell’anno precedente
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 23 febbraio 2024
Le varie classifiche che ogni anno mettono puntualmente in ordine i migliori film dei dodici mesi passati, benché volatili, sono spesso un esercizio utile per riflettere su alcune tendenze o temi che hanno caratterizzato l’arte e l’industria cinematografica dell’anno precedente. Molte di quelle più importanti stilate in Giappone per i lavori usciti nel 2023, hanno visto ai loro primi posti Sekai no Okiku (Okiku and the World), lungometraggio diretto da Sakamoto Junji e ambientato nel periodo Edo, e Kubi, l’ultimo film diretto da Takeshi Kitano. Entrambi offrono una visione demistificata del periodo feudale giapponese, ma con la sua opera Sakamoto...