Lavoro
«Salario minimo, l’erga omnes su contratti è buon punto di partenza»
Intervista a Tania Scacchetti (Cgil) La segretaria confederale della Cgil: «Sbagliato invece fissare i 9 euro lordi come valore per tutti. Così si dà un alibi alle imprese per uscire dalla contrattazione. Poi servono diritti comuni per tutti i lavoratori, anche autonomi»
Un tavolo sul Salario minimo con una delegazione di rider con l'ex ministro del Lavoro Luigi Di Maio
Intervista a Tania Scacchetti (Cgil) La segretaria confederale della Cgil: «Sbagliato invece fissare i 9 euro lordi come valore per tutti. Così si dà un alibi alle imprese per uscire dalla contrattazione. Poi servono diritti comuni per tutti i lavoratori, anche autonomi»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 10 settembre 2019
Tania Scacchetti, segretaria confederale Cgil Tania Scacchetti, segretaria confederale Cgil. La neoministra Nunzia Catalfo – presente ai tavoli tecnici – fissò il salario minimo a 9 euro lordi l’ora. Da dove si riprenderà la trattativa? Da presidente della commissione Lavoro del Senato è stata un’interlocutrice attenta alle istanze delle parti sociali. Ora ha assunto un ruolo diverso, vedremo come si comporterà. Per noi si deve ripartire dalle cose sempre sostenute unitariamente: il salario minimo esiste già, sono i minimi dei contratti nazionali. Non solo nella parte retributiva ma anche nella parte normativa. Bisogna dare loro valore erga omnes. E così...