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Saldanha, il calcio è una scelta di campo

Saldanha, il calcio è una scelta di campoJoao Saldanha

Calcio Agitatore politico, comunista e giornalista, per tredici mesi ha allenato il Brasile (che poi diventerà tricampeon a Mexico 70) prima di essere allontanato dalla dittatura militare

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 giugno 2014
Quando João Saldanha si addormenta per sempre a Roma, in un letto d’ospedale, il 12 luglio 1990, il comunismo è appena morto. Nove mesi prima è caduto il muro di Berlino, sotto il peso della storia. In Italia, la Germania riunita vince i mondiali di calcio superando l’Argentina 1-0. La finale Saldanha non fa in tempo a vederla: ricoverato per una polmonite una settimana prima, segue in tv la semifinale tra tedeschi e inglesi. La sua ultima partita. È un giornalista colto, tagliente, popolarissimo, un’enciclopedia vivente del calcio brasiliano, commentatore “realmente tecnico” di giornali, radio e tv. anche un vecchio...

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