Italia

Salute mentale, Il buio dopo il Covid e la città che non cura

Salute mentale, Il buio dopo il Covid e la città che non cura

Psichiatria Tra «noi» e «loro», quel che resta della riforma. L’assistenza fornita dal Servizio sanitario nazionale copre a malapena il 25% dei bisogni psicologici previsti dai Livelli essenziali di assistenza

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 11 giugno 2021
«A distanza di otto, nove mesi, siamo a 30 casi di suicidio. Quest’estate in poco più di due settimane ne abbiamo avuti 15, di cui 5 solo a Filottrano: persone non monitorate dalla nostra rete, in contesti nuovi. Ne abbiamo riacchiappato qualcuno per un soffio». Massimo Mari, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Area Vasta 2 di Jesi, si passa nervoso la mano tra i capelli, il volto impastato dietro la stanchezza. «Se mi mancano 19 infermieri, 19 educatori, 11 psicologi e 7 psichiatri», Come lavori. «Questi sono numeri per la gestione minima delle urgenze, servirebbero…». Il discorso cade. Il...

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