Alias
Salvatore Piscicelli, regista di classe
1948-2024, ricordo Un importante lavoro documentaristico affianca i suoi film più conosciuti: una filmografia anticonvenzionale, preziosa
Marcello Colasurdo in «La canzone di Zeza», foto di Carla Apuzzo
1948-2024, ricordo Un importante lavoro documentaristico affianca i suoi film più conosciuti: una filmografia anticonvenzionale, preziosa
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 3 agosto 2024
«Io sono nato in provincia di Napoli, ho studiato a Napoli e ho vissuto a Napoli fino ai 20 anni e sono profondamente legato alla cultura napoletana, cultura nel senso più profondo e antropologico del termine. Quando ho cominciato a fare cinema sono partito dal presupposto che uno deve cominciare a raccontare le cose che conosce meglio. Quando ho girato Immacolata e Concetta l’ho girato nei luoghi della mia infanzia. Con i tre film successivi mi sono avvicinato sempre più al cuore della città. Napoli è la città più filmabile di questo paese, il rischio con Napoli è lo stereotipo....