Alias
Sammy Baloji, la lettera ritrovata
Intervista Ricreare la memoria della Repubblica Democratica del Congo con il proprio lavoro: colloquio con l'artista di Lubumbashi che ha trascorso l'ultimo anno presso l'Accademia di Francia a Roma
© Sammy Baloji da «Mémoire», 2006
Intervista Ricreare la memoria della Repubblica Democratica del Congo con il proprio lavoro: colloquio con l'artista di Lubumbashi che ha trascorso l'ultimo anno presso l'Accademia di Francia a Roma
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 15 agosto 2020
Nella basilica romana di S. Maria Maggiore il busto in porfido policromo di António Manuel N-vunda (detto il Negrita) è posto ad eterna memoria di un episodio lontano nel tempo: il suo arrivo a Roma come ambasciatore del Re del Congo Mpangu-a-Nimi-a-Lukeni (Dom Alvaro II) con la missione diplomatica di rafforzare le relazioni tra il paese africano cristianizzato e lo stato pontificio. Ma il viaggio fu così travagliato che il nobile N-vunda giunse a Roma il 3 gennaio 1608 senza doni e febbricitante. Fu ricevuto e ospitato in Vaticano dallo stesso papa Paolo V che lo confortò con le preghiere,...