Europa

Samos, l’isola diventata una prigione per migranti

Samos, l’isola diventata una prigione per migranti

Grecia La mancanza di informazioni genera incertezza tra gli occupanti del Blamari camp

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 marzo 2016
«Siamo esseri umani ma ci trattano come animali. Questa è una prigione, aiutateci». È il messaggio lanciato da un gruppo di pachistani, afgani e migranti del Bangladesh reclusi da sabato nel Blamari camp dell’isola di Samos, a un miglio marino dalla costa turca. Quello che fino alla scorsa settimana era un centro di accoglienza cui si poteva accedere liberamente, è stato trasformato in hotspot a seguito dell’accordo tra Ue e Turchia. Di fatto è diventato una prigione. Il cancello è chiuso con un lucchetto, pertanto è impossibile entrare o uscire, nemmeno fuggire vista la doppia recinzione di rete metallica sormontata...

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