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San Benedetto e gli allegri nuotatori del Sodoma
Divano Dei sontuosi edifici che furono innalzati, i marmi istoriati e le colonne, molti giacciono ormai a terra. Abbandonati i campi e insicure le vie consolari, deserti i porti. Sotto spoglia […]
Divano Dei sontuosi edifici che furono innalzati, i marmi istoriati e le colonne, molti giacciono ormai a terra. Abbandonati i campi e insicure le vie consolari, deserti i porti. Sotto spoglia […]
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 20 novembre 2020
Dei sontuosi edifici che furono innalzati, i marmi istoriati e le colonne, molti giacciono ormai a terra. Abbandonati i campi e insicure le vie consolari, deserti i porti. Sotto spoglia di demoni quotidiani, i falsi dei infestano i luoghi, le strade e le dimore, là dove è più intensa l’opera degli uomini che si danno a costruire un mondo nuovo. Essi volgono costantemente l’animo a dio e, giorno dopo giorno, operano con assidua laboriosità. Così, e si è allontanato da Roma, insegna Benedetto (460-546) ai monaci che raccoglie intorno a sé, sollecitati a estirpare le male piante e a curare...