Italia

San Ferdinando, una new town al posto della favela “bomba”

San Ferdinando, una new town al posto della favela “bomba”San Ferdinando, 4 giugno 2018, una protesta dei migranti lavoratori agricoli dopo l'omicidio di Soumaila Sacko – Ansa

Nella tendopoli, ormai trasformata in una vera e propria discarica, vivono 300 migranti lavoratori in attesa dei fondi della Regione. In progetto un borgo sociale per i braccianti su terreni confiscati alla ‘ndrangheta

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 29 gennaio 2022
Oltre 300 persone ammassate in spazi stretti e dalle condizioni sanitarie inesistenti. In 6, anche 7 per tenda. L’inferno di San Ferdinando brucia ormai da 12 anni. Un ghetto senza sicurezza, senza regole, senza igiene. Dove ognuno entra per pontificare e poi finita la passerella va via. Mentre la baraccopoli resta lì. Come un pugno sullo stomaco. Appena entri vedi solo spazzatura ammassata. Montagne di rifiuti che ti introducono nel girone dantesco dei rifiuti umani. Il servizio della raccolta si è interrotto da 2 anni ormai. E la favela si è trasformata in una vera discarica. SENZA ACQUA né luce....

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