Internazionale
Sana’a festeggia la fine di Saleh. Ma è già pronto il successore
Yemen Durissima reazione saudita, notte di bombe sulla capitale: 234 morti dal 2 dicembre. In migliaia per le strade celebrano l'uccisione dell'ex dittatore, mentre il figlio grida vendetta e si mostra agli occhi di Riyadh come il sostituto de facto del padre
Manifestazione ieri a Sana'a per celebrare la morte di Saleh – Reuters
Yemen Durissima reazione saudita, notte di bombe sulla capitale: 234 morti dal 2 dicembre. In migliaia per le strade celebrano l'uccisione dell'ex dittatore, mentre il figlio grida vendetta e si mostra agli occhi di Riyadh come il sostituto de facto del padre
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 6 dicembre 2017
La temuta escalation, espressione vacua nel carnaio yemenita, è arrivata lunedì al calar del sole. La prima notte dopo l’esecuzione del dittatore Ali Abdullah Saleh è stata notte di morte: le bombe saudite hanno scandito le ore e colpito – prima volta da quasi tre anni – per quattro volte il palazzo presidenziale utilizzato dal 2014 dalla leadership Houthi. Ieri la Croce Rossa ha emesso un nuovo bilancio: 234 i morti dal 2 dicembre e oltre 400 i feriti, per lo più gravi. Poi il sole è sorto e la pioggia di bombe si è interrotta. In tempo per permettere...