Europa
Sánchez non «giura» ma «promette», senza bibbia e crocifisso
Spagna Il nuovo esecutivo sarà un monocolore Psoe, composto in numero uguale da uomini e donne. Si è insediato anche il governo catalano, in solidarietà con «i prigionieri politici e gli esiliati»
Il nuovo primo ministro spagnolo Pedro Sánchez – Afp
Spagna Il nuovo esecutivo sarà un monocolore Psoe, composto in numero uguale da uomini e donne. Si è insediato anche il governo catalano, in solidarietà con «i prigionieri politici e gli esiliati»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 3 giugno 2018
Luca Tancredi BaroneBARCELLONA
Se la politica del secolo XXI è fatta di gesti, Pedro Sánchez ha vinto già il primo round. Ieri mattina ha «promesso» (e non «giurato») davanti al capo dello stato, Filippo di Borbone, e al suo predecessore, Mariano Rajoy al palazzo della Zarzuela. È il settimo primo ministro della democrazia spagnola, ma è stato il primo a «promettere» senza bibbia e crocifisso. È ANCHE IL PRIMO PREMIER che non è deputato, il primo a diventarlo con una sfiducia (costruttiva, come è obbligatorio in Spagna) e non dopo delle elezioni. Ma è anche il primo che non è espressione del partito...