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Sanders rimane in corsa perché ha fatto breccia anche nel «mainstream liberal»
La Bernie revolution Lo stesso New York Times, che pure ha dato il suo endorsement a Hillary, riconosce che «la presenza di Sanders ha reso questa corsa una competizione infinitamente più di sostanza, una corsa nella quale le politiche di entrambi i candidati sono state meglio verificate, e di conseguenza meglio delineate»
La Bernie revolution Lo stesso New York Times, che pure ha dato il suo endorsement a Hillary, riconosce che «la presenza di Sanders ha reso questa corsa una competizione infinitamente più di sostanza, una corsa nella quale le politiche di entrambi i candidati sono state meglio verificate, e di conseguenza meglio delineate»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 21 aprile 2016
Dopo le primarie nello stato di New York, Hillary Clinton raggiunge l’81 per cento dei delegati necessari per ottenere la nomination democratica. Bernie Sanders il 50 per cento. I numeri dicono che un sorpasso, da parte del senatore del Vermont, è adesso più difficile, ma ancora impresa possibile. Dietro la cruda matematica c’è però un’analisi della «qualità» del voto di martedì che rende scoraggiante, per lo sfidante di Hillary, la prospettiva di una rimonta. La partita newyorkese era difficile, ma questo era messo nel conto da Tad Devine e dagli altri consiglieri di Sanders. Accadde anche a Barack Obama di...