Alias Domenica
Sanguina l’objet trouvé: guarda, non voltarti
Alla Tenuta dello Scompiglio, vicino Lucca, «L’ombra del sangue» della messicana Teresa Margolles Dietro alla finzione espositiva si spalancano abissi di brutalità reale, una tenda da sole si scopre essere stato il sudario di una colombiana assassinata...
Teresa Margolles, «Il Testimone», 2017, foto Rafael Burillo
Alla Tenuta dello Scompiglio, vicino Lucca, «L’ombra del sangue» della messicana Teresa Margolles Dietro alla finzione espositiva si spalancano abissi di brutalità reale, una tenda da sole si scopre essere stato il sudario di una colombiana assassinata...
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 30 luglio 2017
Daniele CapraCapannori (Lucca)
Se nelle vicende umane risulta spesso vero l’adagio secondo il quale la realtà è superiore alla più fervida immaginazione, sia nel caso di piacevoli sorprese quanto invece di situazioni amare e strazianti di cui non vorremmo mai essere spettatori, la narrazione – intesa nel senso antropologicamente più ampio cui possiamo inscrivere anche l’opera d’arte visiva – mai come nell’ultimo ventennio si è intensamente composta mescolando vorticosamente due modalità espressive difformi che possiamo essenzialmente ricondurre alla finzione e alla realtà. Se la prima è il frutto di un atto di creazione autoriale o di elaborazione fantastica, anche verisimile, la cui esistenza...