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Sanguineti, cronaca maritale che si inabissa nella livida palude

Sanguineti, cronaca maritale che si inabissa nella livida paludeCarol Rama, Presagi di Birnam, 1970

Torna da Feltrinelli Capriccio italiano (1963), ’romanzo’ d’esordio del poeta genovese: una macchina eversiva capace di esplorare l’ignoto individuale collettivo, come intuì Giacomo Debenedetti

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 17 ottobre 2021
Il 9 maggio del ’63 alla libreria Einaudi di Roma viene presentato Capriccio italiano, romanzo d’esordio di un poeta trentatreenne, Edoardo Sanguineti, già noto per un suo sconvolgente poemetto, Laborintus del ’56, e per essere incluso nella antologia dei Novissimi (’61) che è la prima sortita della neoavanguardia italiana. Figurano tra i relatori della serata un critico giovanissimo e amico dell’autore, Renato Barilli, un filosofo geniale e da sempre isolato, Galvano della Volpe, nonché un eminente filologo e studioso di Dante quale Giorgio Petrocchi, perché il saggio inaugurale a firma di Sanguineti, originato dalla sua tesi di laurea, si intitolava...

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