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Sanità, le regioni rosse non amano il pubblico

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Addio solidarietà L’universalismo nella sanità è un dovere costituzionale, oggi compromesso dalle politiche che risolvono in modo controriformatore il rapporto tra solidarietà e risorse

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 11 marzo 2015
Addio solidarietà. A rimettere in discussione il fondamento della nostra sanità pubblica sono quelle Regioni che Ivan della Mea nel 1969 avrebbe catalogato tra le cose che si stingono cambiando di colore «il rosso è diventato giallo» e che oggi altro non sono se non Regioni senza scrupoli che colpiscono alle spalle l’etica egualitaria del welfare. Sono le stesse Regioni che rispetto all’universalismo sono state di esempio a tutti. Vale a dire Emilia Romagna e Toscana, ma anche Liguria e anche altre. Messe alle corde dalle restrizioni finanziarie, stanno aprendo la strada alla privatizzazione della sanità, incapaci di trovare soluzioni...

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