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Sante, rivoluzionarie, filosofe

Sante, rivoluzionarie, filosofeBarbara Sukova in "Hannah Arendt"

Margarethe Von Trotta L'alchiia del passaggio sullo schermo di Hannah Arendt, Rosa Luxemburg, Ildegard von Bingen, non racconti biografici, ma figure che prendono vita

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 7 marzo 2015
Il consueto appuntamento del Festival Internazionale di Cinema e Donne, a Firenze, lo scorso novembre, offriva all’interno del suo programma, come sempre, ricco, un itinerario nel cinema di Margarethe von Trotta, con la visione di alcuni suoi film, affiancati da una tavola rotonda presso l’accogliente Istituto Tedesco di Borgognissanti, cui oltre a Margarethe von Trotta, hanno partecipato Debora Spini, Francesco Santi, Ester de Miro d’Ajeta, Elena Pulcini, e io stessa, invitate a discutere di alcuni film della regista tedesca, dedicati a personalità come Hildegard von Bingen, Rosa Luxemburg, Hannah Arendt. Sante, rivoluzionarie, filosofe, di cui la regista si fa interprete...

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