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Sant’Elia, modernità come totem

Sant’Elia, modernità come totemAntonio Sant’Elia, «Viadotto», databile al 1913, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, Como

Antonio Sant'Elia, una mostra a Milano Alla Triennale di Milano si celebra l'architetto visionario futurista di primo Novecento: un focusè dedicato alle realizzazioni contemporanee ispirate ai suoi disegni

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 27 novembre 2016
Antonio Sant’Elia (1888-1916) è una delle più note e celebrate figure della generazione di progettisti che, agli albori del Novecento, hanno profondamente rivoluzionato l’immaginario collettivo della nascente civiltà della macchina in tema di prefigurazioni urbane. Le radicali teorizzazioni dell’architetto comasco possono essere, infatti, annoverate tra le molte riflessioni sulla metropoli contemporanea, dalla Citè Industrielle di Tony Garnier (1901-1904) alla Ville Radieuse di Le Corbusier (1930), che anticipano i principi della nuova urbanistica ufficialmente sanciti solo nel 1933, con la stesura della celebre Carta d’Atene: il documento fondatore dell’odierna disciplina, elaborato durante il quarto Congresso Internazionale dell’Architettura Moderna. Ciò che distingue...

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