Cultura
Santiago H. Amigorena, la sfida dell’identità è un esilio silenzioso
L'intervista Parla l’autore di «Il ghetto interiore», pubblicato da Neri Pozza. Vicente Rosenberg ha lasciato Varsavia negli anni ’20 per iniziare una nuova vita oltreoceano, a Buenos Aires. Dopo l’invasione nazista e l’inizio delle persecuzioni antisemite vivrà quel gesto come un tradimento
Isaac Brynjegard-Bialik, «Table of Contents/Table of Contacts»
L'intervista Parla l’autore di «Il ghetto interiore», pubblicato da Neri Pozza. Vicente Rosenberg ha lasciato Varsavia negli anni ’20 per iniziare una nuova vita oltreoceano, a Buenos Aires. Dopo l’invasione nazista e l’inizio delle persecuzioni antisemite vivrà quel gesto come un tradimento
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 27 settembre 2020
Quasi nessuno lo chiama più Wincenty, quel nome che insieme a tante altre cose ha lasciato dietro di sé alla fine degli anni Venti, a Varsavia, per rifarsi una vita in Argentina. Aveva combattuto agli ordini del maresciallo Piłsudski contro i russi e già allora si sentiva più polacco che ebreo. Ma poi, all’università, erano bastati gli insulti degli studenti cattolici, e antisemiti, per ricordargli come pogrom e discriminazioni non riguardassero solo le campagne e il mondo, che gli appariva così arcaico e lontano, degli shtetl. Per questo l’invasione della Polonia, la seconda guerra mondiale, l’inizio delle violenze che culmineranno...