Cultura
Santiago, la «loca»
Ritratti Addio allo scrittore e giornalista cileno Pedro Lemebel. Nei suoi libri e nelle «crónicas» sfila la realtà urbana di gente nata nel fango. Sul suo corpo, si iscrive invece tutta una pratica del travesti per lanciare accuse contro le violazioni umane della dittatura
Trucco con cui Pedro Lemebel si presentò a uno dei primi congressi della sinistra verso la fine della dittatura
Ritratti Addio allo scrittore e giornalista cileno Pedro Lemebel. Nei suoi libri e nelle «crónicas» sfila la realtà urbana di gente nata nel fango. Sul suo corpo, si iscrive invece tutta una pratica del travesti per lanciare accuse contro le violazioni umane della dittatura
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 27 gennaio 2015
Vestito di bianco, seduto su una sedia a rotelle e con la testa avvolta in una delle sue femminilissime sciarpe, qualche settimana fa Pedro Lemebel ha fatto una sorpresa a quanti si erano dati appuntamento per rendere omaggio alla sua vita e alla sua opera con un collage di letture e teatro intitolato «Noche Macuca». Commosso e ormai silenzioso per via del cancro alla laringe che dopo quattro anni di ininterrotta battaglia gli aveva rubato la voce, Lemebel ha potuto così congedarsi dai suoi lettori e dalla folla di quanti lo amavano: giusto in tempo, perché colui che viene oggi...