Visioni

Santini sfiziosi al Roma Jazz Festival

Santini sfiziosi al Roma Jazz FestivalTigram Hamasyan

Musica Tanti appuntamenti e un filo conduttore incentrato sul concetto lato che «jazz is my religion». Alcuni eventi si sono tenuti nelle chiese, come quello dei pianisti Tigram Hamasyan e Giovanni Guidi. Francesco Bearzatti ha proposto un omaggio a un mistico Coltrane

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 2 dicembre 2017
I santi del jazz (Dizzy, Thelonious, Ella e John, nel senso di Coltrane) sorrideranno nel paradiso della musica afroamericana. Ad essi il Roma Jazz Festival ha dedicato dei santini «sfiziosi», e del resto il grande narratore afroamericano Ishmael Reed ha composto una lirica intitolata «Quando morirò io andrò nel Jazz»,. I santi sorrideranno perché l’edizione 2017 del Roma Jazz Festival (5-30 novembre) – incentrata su concetto lato «jazz is my religion», – ha avuto un buon successo di pubblico nelle molte sedi dei suoi ventuno concerti. Alcuni si sono svolti nelle chiese ed hanno visto i pianisti Tigram Hamasyan e...

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