Italia
Sarno, una catastrofe che ha insegnato poco o nulla
Vent'anni dopo Mattarella: tragedia favorita da uno sconsiderato sfruttamento del suolo. Legambiente: l’abusivismo non si è fermato
A Sarno dopo l'alluvione – Ap
Vent'anni dopo Mattarella: tragedia favorita da uno sconsiderato sfruttamento del suolo. Legambiente: l’abusivismo non si è fermato
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 maggio 2018
Una pioggia battente che per 72 non ha mai smesso di precipitare, i canali di scolo di epoca borbonica, che scorrono dalle falde del monte fin dentro i paesi, abbandonati all’incuria: così si è prodotta il 5 maggio 1998 l’alluvione di Sarno. Due milioni di metri cubi di fango si staccarono dalle pendici del monte Pizzo d’Alvano investendo i centri abitati circostanti, Quindici, Siano, Bracigliano, Episcopio e San Felice a Cancello, a cavallo tra le province di Salerno, Avellino e Caserta. I morti alla fine saranno 160, 137 nella sola Sarno. A due giorni dalla «colata nera» si contavano 3mila...