Cultura

Sasha Naspini e la sfida della consapevolezza

Sasha Naspini e la sfida della consapevolezzaEbrei rastrellati dalle SS

L'intervista Parla lo scrittore di Grosseto autore del romanzo «Villa del seminario», per e/o. Maremma, novembre 1943, la diocesi affitta una villa a un gerarca della Rsi per farne un campo di concentramento. «René, il protagonista, è uno che è sempre stato a guardare. Mai un colpo di testa. Ma di fronte a tutto questo è costretto ad aprire uno sguardo nuovo sul mondo. E su se stesso». «La giornata istituita in tutto il mondo è un monito: che l’uomo non commetta più atrocità del genere. Poi guardi nel piccolo, e vedi pozzi di silenzio. È con quello che ci si deve misurare davvero»

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 20 gennaio 2023
Una storia vera ma che torna ad affacciarsi alla memoria collettiva grazie ad un romanzo. La vicenda che racconta Sasha Naspini in Ville del seminario (e/o, pp. 204, euro 17,50) si ispira a quanto accadde nel paesino maremmano di Roccatederighi tra il 1943 e il 1944: la residenza estiva del vescovo affittata a un gerarca repubblichino perché vi possa realizzare un campo di concentramento destinato a raccogliere un centinaio di ebrei italiani e stranieri, la maggior parte in seguito deportati alla volta dei lager, soprattutto Auschwitz. Naspini, grossetano, classe 1976, già autore di una decina di romanzi tradotti a livello...

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