Sasha Naspini e la sfida della consapevolezza
L'intervista Parla lo scrittore di Grosseto autore del romanzo «Villa del seminario», per e/o. Maremma, novembre 1943, la diocesi affitta una villa a un gerarca della Rsi per farne un campo di concentramento. «René, il protagonista, è uno che è sempre stato a guardare. Mai un colpo di testa. Ma di fronte a tutto questo è costretto ad aprire uno sguardo nuovo sul mondo. E su se stesso». «La giornata istituita in tutto il mondo è un monito: che l’uomo non commetta più atrocità del genere. Poi guardi nel piccolo, e vedi pozzi di silenzio. È con quello che ci si deve misurare davvero»
L'intervista Parla lo scrittore di Grosseto autore del romanzo «Villa del seminario», per e/o. Maremma, novembre 1943, la diocesi affitta una villa a un gerarca della Rsi per farne un campo di concentramento. «René, il protagonista, è uno che è sempre stato a guardare. Mai un colpo di testa. Ma di fronte a tutto questo è costretto ad aprire uno sguardo nuovo sul mondo. E su se stesso». «La giornata istituita in tutto il mondo è un monito: che l’uomo non commetta più atrocità del genere. Poi guardi nel piccolo, e vedi pozzi di silenzio. È con quello che ci si deve misurare davvero»