Cultura
Saskia Sassen e i predatori della vita perduta
Derive continentali Cacciati dal lavoro, dalle terre, mentre intere regioni del pianeta sono lande morte e la povertà assume dimensioni inedite. «Espulsioni», l’ultimo saggio di Saskia Sassen per il Mulino, che sarà presentato domani a Roma a Porta Futuro
«Volver» dell’artista spagnolo Bernardi Roig
Derive continentali Cacciati dal lavoro, dalle terre, mentre intere regioni del pianeta sono lande morte e la povertà assume dimensioni inedite. «Espulsioni», l’ultimo saggio di Saskia Sassen per il Mulino, che sarà presentato domani a Roma a Porta Futuro
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 21 ottobre 2015
Ambizione e rigore. Saskia Sassen ha entrambe le caratteristiche. Il suo rigore emerge nella mole di dati raccolti, elaborati e assemblati per dare rilevanza empirica alle ambiziose tesi che propone. Lo ha sempre fatto, in tutte le sue ricerche che hanno scandito una vita accademica all’insegna di un nomadismo intellettuale che l’ha portata a soggiornare in molti paesi – Argentina, Italia, Regno Unito, Stati Uniti – per comprendere una tendenza ormai divenuta realtà, la globalizzazione. Dal suo nomadismo intellettuale è infatti nato Global Cities (Utet), il libro che l’ha fatta conoscere al pubblico (e che è stato più volte aggiornato),...