Italia
Scandalo concerie, rifiuti tossici in mezza Toscana
Inchiesta Dda Si chiude con 38 indagati, fra cui esponenti di rilievo del Pd, l'inchiesta della procura distrettuale antimafia sulle 140mila tonnellate di rifiuti tossici, dal keu ai residui delle lavorazioni orafe e argentifere, utilizzati come inerti in quattro province.
Uno stock di rifiuti tossici
Inchiesta Dda Si chiude con 38 indagati, fra cui esponenti di rilievo del Pd, l'inchiesta della procura distrettuale antimafia sulle 140mila tonnellate di rifiuti tossici, dal keu ai residui delle lavorazioni orafe e argentifere, utilizzati come inerti in quattro province.
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 25 novembre 2022
Riccardo Chiari FIRENZE
Nemmeno la chiusura dell’inchiesta della procura distrettuale antimafia sullo “scandalo delle concerie” – 140mila tonnellate di rifiuti tossici disseminati negli ultimi sette anni in quattro province toscane – scalfisce l’imperturbabile Pd locale, che pure vede indagati anche l’ormai ex capo di gabinetto della Regione, Ledo Gori, il consigliere regionale dem Andrea Pieroni, la sindaco dem di Santa Croce sull’Arno, Giulia Deidda, e il dirigente regionale Edo Bernini. “Quando l’inchiesta raggiungerà il livello dei rinvii a giudizio – commenta per tutti il presidente regionale Eugenio Giani – potremo commentare e valutare il da farsi”. Per certo l’avviso della chiusura delle indagini...