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Scarcerazioni, una campagna profondamente rischiosa

Scarcerazioni, una campagna profondamente rischiosaNel carcere di San Vittore – LaPresse

Diritti Gravi imprecisioni, generalizzazioni e nessun rispetto per la Costituzione nelle polemiche sulle presunte scarcerazioni facili. , nonché profondamente rischiosa. Rischia di fare molto male a tutta la comunità penitenziaria. Ne fa le spese la gran massa dei detenuti che con la mafia non c’entra nulla

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 maggio 2020
La campagna sulle scarcerazioni facili è ricca di imprecisioni, generalizzazioni, nonché profondamente rischiosa. Rischia di fare molto male a tutta la comunità penitenziaria. In primo luogo alla gran massa dei detenuti che con la mafia non c’entra nulla e che ora potrebbe subire un’ondata di chiusure. Va ribadito che l’affollamento carcerario non consente quel distanziamento fisico che i virologi ritengono decisivo per evitare la diffusione del contagio. La riduzione della popolazione detenuta avvenuta negli ultimi due mesi – da 61 a 53 mila – è frutto, per parti più o meno uguali, di provvedimenti di detenzione domiciliare e mancati nuovi...

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