ExtraTerrestre
Scarti, l’ecologia degli oggetti nell’arte contemporanea
Contenuto netto, 30 grammi; conservata al naturale, prodotta e inscatolata nel mese di maggio 1961: l’etichetta è esplicita nel dichiarare l’essenza del prodotto. Merde d’artiste è un’opera che probabilmente è […]
Contenuto netto, 30 grammi; conservata al naturale, prodotta e inscatolata nel mese di maggio 1961: l’etichetta è esplicita nel dichiarare l’essenza del prodotto. Merde d’artiste è un’opera che probabilmente è […]
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 31 gennaio 2019
Contenuto netto, 30 grammi; conservata al naturale, prodotta e inscatolata nel mese di maggio 1961: l’etichetta è esplicita nel dichiarare l’essenza del prodotto. Merde d’artiste è un’opera che probabilmente è andata al di là delle aspettative dello stesso Piero Manzoni, che la realizzò come multiplo d’artista. Novanta scatolette firmate e numerate, oggi ambitissime dai collezionisti che sono pronti a sborsare fino a 275mila euro (nel 2016 all’asta milanese Il Ponte). Al di là del valore di mercato si tratta di un’opera-chiave anche nel percorso della mostra RE.USE. Scarti, oggetti, ecologia nell’arte contemporanea (a cura di Valerio Dehò) che si snoda...