Lavoro

Scavi di Pompei, lavoratori costretti a metà dello stipendio

Scavi di Pompei, lavoratori costretti a metà dello stipendioIl sito archeologico di Pompei

Sono i dipendenti di Opera laboratori fiorentini, che gestisce i servizi aggiuntivi Il sindacato Cobas denuncia: «Stiamo ancora aspettando la cassa integrazione di maggio. Ci fanno fare turni di 5 ore, meno di un part time»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 25 luglio 2020
Li chiamano servizi aggiuntivi ma accoglienza, controllo accessi, biglietteria, ufficio guide e ufficio informazioni sono servizi essenziali. A Pompei sono gestiti da Opera laboratori fiorentini, un pezzo del colosso Civita cultura holding. Gli addetti, incluso il sito di Ercolano, sono circa 60. Il lockdown l’hanno vissuto a casa in cassa integrazione: l’azienda non ha voluto anticiparla, per ora è arrivato aprile e 10 giorni di maggio. Chi ha un full time, con un mensile di circa 1.400 euro, ha incassato solo 850 euro. Il 26 maggio sono tornati al lavoro agli scavi ma solo per 5 ore al giorno su...

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