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Scenari rischiosi dopo la «droga» di Draghi

Quantitative easing L’Italia, con un debito pubblico elevato, non solo ha guadagnato sul contenimento del «servizio del debito» ma anche dalle compensazioni tra banca centrale e tesoro

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 5 gennaio 2019
L’anno che si è chiuso si è portato via anche il Quantitative easing, il programma di acquisti di titoli pubblici e obbligazioni private sul «mercato secondario» (dalle banche) lanciato dalla Bce a marzo del 2015, dopo lo shock finanziario seguito alla crisi dei subprime. Un’operazione da 2600 miliardi di euro (2.109 miliardi di titoli di stato dell’area euro, il resto costituito da obbligazioni emesse da banche e società e da crediti cartolarizzati). L’INTERRUZIONE non sarà traumatica (i titoli a scadenza saranno reinvestiti), ma i benefici per le finanze pubbliche necessariamente si ridurranno. È anche per questo che gran parte delle...

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