Alias Domenica

Schiaparelli, una lampo con Dalí

Nei decenni tra le Guerre aveva mostrato quale potenziale di surrealtà incomba su un vestito. Chiusa la Casa di Moda, si dedicò a scrivere la propria vita avventurosa e pubblicò nel 1954 «Shocking Life» (ora da Donzelli), evocando il suo profumo di successo

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 19 febbraio 2017
Quando, nel 1954, pubblicò la propria autobiografia, Elsa Schiaparelli – colei che meglio di chiunque altro aveva mostrato, nei decenni tra le due guerre, quale potenziale di surrealtà incomba su un oggetto così comune e quotidiano come un vestito – aveva poco più di sessant’anni. Tornata a Parigi dopo aver lasciato quella New York dove si era dovuta rifugiare perché sospettata di collaborare con i tedeschi, aveva trovato un mondo cambiato. Così Schiap, o Scap, come la chiamavano, non aveva più ripreso il ritmo dei tempi. Teoricamente il suo impero era ancora in piedi, i suoi molteplici licensing agreements con...

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