Cultura

Schiavi senza colore

Schiavi senza coloreTouissant Louverture

Toussant Louverture La storia della rivoluzione di Haiti nel libro, ripubblicato da DeriveApprodi «I giacobini neri» di C.L.R. James, giornalista marxista di Trinidad, che rilegge quei fatti e alcuni fallimenti con la lente della lotta di classe, a volte dimenticata dallo Spartaco nero

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 gennaio 2015
A ricordarlo oggi, quando il solo nome di Haiti è sinonimo di miseria e arretratezza, pare incredibile, ma alla vigilia della Rivoluzione francese quella che allora si chiamava Sainte-Domingue era la colonia più ricca del mondo: tanto da far dire ai governanti inglesi che strapparla alla Francia avrebbe compensato con gli interessi la recente perdita del Nord America. Ci cresceva di tutto ma soprattutto caffè e zucchero, merci preziose. A coltivarle erano gli schiavi che arrivavano in catene dall’Africa sulle navi negriere, a botte di decine di migliaia l’anno. Lo schiavismo dal volto umano è esistito solo nelle bugie dei...

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