Monumento nazionale contro la schiavitù nel Parco della lotta per la libertà a Willemstad, Curacao, Paesi bassi, nei Caraibi meridionali – Getty images
Internazionale
Schiavismo, così l’Olanda si «scusa»
Dal 1600 al 1900, le Compagnie olandesi delle Indie ridussero in schiavitù più di un milione di persone. Ora il premier Rutte si rammarica, ma tace sul colonialismo che ha arricchito il suo Paese
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 27 dicembre 2022
Bene ha fatto il premier Mark Rutte a presentare le scuse, a nome del governo olandese, per i 250 anni di coinvolgimento dei Paesi Bassi nella schiavitù, definita un «crimine contro l’umanità». Meglio tardi che mai, però il suo discorso sarebbe stato più storicamente corretto e più efficace se avesse affrontato più a fondo il ruolo del colonialismo nell’arricchimento del suo Paese e nella storia europea negli ultimi 400 anni. Citando, per esempio, la ribellione di Natale nel 1831 in Giamaica: era colonia inglese ma le sue ricche piantagioni erano una delle principali destinazioni della tratta atlantica, in cui gli...